“Vita”

scritto da Bruston
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“Ahimè! Oh vita! domande come queste mi perseguitano…” Cit. Walt Whitman
- Nota dell'autore Bruston

Testo: “Vita”
di Bruston

Il silenzio regna sovrano,
riempito di sogni che vengon da lontano.



Nel firmamento leggiadre giocan le stelle,
con la luna, il sole e le tante sorelle.



D’un tratto un rombo giunge improvviso,
sempre distante, rallenta un sorriso.
Ancor non lo scorgo, ma ben più forte lo sento.
Ruggisce giungendo e sconquassa il mio sentimento.



Ancor non vedo,
ancor non vedo.
Arriva, arriva,
adesso lo vedo.



Per quanto l’ho visto?
Molto poco e non l’ho più visto.



O vista!
Forse, perché non femmina?
Davvero proprio femmina!



Or non importa, è passata,
ma la sua corsa non è terminata.
Davvero or non importa,
ormai è andata
e con se non ci porta.


In quel secondo siam stati dentro,
col cuor meschino o cuor contento?
Perché quel rombo da lontano giunto,
passato e tornato ad esser un lontano punto,
non è una macchina
che veloce sfreccia leggera…


Ma la nostra vita intera!

“Vita” testo di Bruston
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